Collegata da un ponte all’ isola di Mazzorbo, Burano è un’ insieme di isole che contano meno di 3000 abitanti; Il cuore del paese è Piazza Baldassare Galuppi, realizzata interrando un canale, sulla quale si affaccia la chiesa di San Martino, con il suo campanile caratterizzato da una forte pendenza dovuta al parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati, come alcune parti di Venezia, su palafitte. All’interno di pregevole fattura la Crocifissione del Tiepolo (1725). Oltre che per la lavorazione artigianale dei merletti, nell’isola è presente anche una scuola, è nota anche per le sue tipiche case vivacemente colorate, sebbene il motivo e l’origine di questa usanza non sia ancora chiaro.
Un’ipotesi suggerisce che ogni colore sarebbe semplicemente il simbolo di una determinata famiglia, visto che anche in epoca moderna a Burano vi sono pochi ma molto diffusi cognomi. Per questo motivo a Burano, come in altri luoghi del Veneto, si utilizzano dei soprannomi aggiunti al cognome per distinguere un ramo familiare dall’altro. Un’altra supposizione, forse più fondata, afferma che i colori vivaci servirebbero ai barcaioli per ritrovare la propria casa in presenza della nebbia, che a Burano si presenta particolarmente fitta. Va ricordato che per tutto il periodo del Regno d’Italia per cambiare il colore di una casa serviva chiedere il permesso ad un sovrintendente.